
Spesso nelle etichette delle bottiglie di olio italiano e non, potete trovare almeno tre simboli:
- DOP
- IGP
- BIO
Non mi soffermo molto sull’ultima indicazione dell’elenco perché ho inteso che è un titolo piuttosto semplice, per i coltivatori, da acquisire in etichetta: un olio marchiato “bio” è un olio la cui produzione ha salvaguardato il terreno, evitando l’utilizzo di fertilizzanti chimici, diserbanti o pesticidi, preferendo invece materie prime biologiche. Ascoltando diversi produttori, questa metodologia è abbastanza consolidata, almeno nel panorama italiano e per quanto riguarda le colture non intensive.
Parlando invece degli altri due simboli, possiamo riportare che i marchi DOP (Denominazione di Origine Protetta) e IGP (Indicazione Geografica Protetta) per l’olio d’oliva sono nati per merito dell’Unione Europea nel 1992, grazie al Regolamento CEE 2081/92. Questo regolamento ha stabilito un sistema di protezione per i prodotti agroalimentari, garantendo la tutela delle loro caratteristiche uniche e la loro origine geografica.
Un “regolamento CEE” è un atto giuridico emanato dalla Comunità Economica Europea (CEE), ora Unione Europea (UE), che ha portata generale, è vincolante in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile negli Stati Membri.
Diritto Comunitario
Cosa si intende per DOP?
Un olio può fregiarsi del marchio DOP quando la sua produzione nell’intera filiera ha riguardato una determinata area geografica (regione), seguendo un proprio disciplinare che ne garantisca la qualità e le caratteristiche. Al momento in Italia esistono 42 oli DOP.
Cosa si intende per IGP?
L’indicazione IGP intende che almeno una fase del processo produttivo è legata a una determinata zona; quindi viene assicurato un legame molto stretto col territorio. Al momento in Italia esistono 7 oli IGP.
Come mai questo divario tra IGP e DOP?
L’IGP indica un’area geografica molto limitata ma solo per determinate fasi produttive, quindi in generale è più flessibile e quindi, probabilmente, meno ambita dai produttori nell’esser posizionata in etichetta.
E rispetto al mondo come ci posizionamo?
Nel mondo esistono 845 oli DOP e IGP, con l’Italia che ne detiene 49 tra DOP e IGP, seguita da Spagna (33) e Grecia (32).